CSRD E CSDD: DUE DIRETTIVE CHIAVE NELLO SVILUPPO NORMATIVO IN MATERIA ESG
L'Unione Europea, nell'ambito del Green Deal, sta sviluppando un quadro normativo in materia ESG, legato alle attività di investimento responsabile con obiettivi ambientali, sociali e di governance.
Due direttive chiave sono la Corporate Sustainability Reporting Directive (CSRD) e la Corporate Sustainability Due Diligence Directive (CSDD).
La CSRD, in vigore dal 5 gennaio 2023, mira a incrementare la trasparenza delle imprese sugli impatti ESG delle loro attività, ampliando gli obblighi di reportistica a tutte le grandi imprese, incluse le società madri di grandi gruppi, anche non quotate, e alcune PMI.
Le attività di reportistica devono inoltre essere sottoposte a vigilanza finalizzata al rilascio dell’attestazione di conformità agli standard europei (ESRS) e riguardare, oltre alle informazioni relative all’impresa stessa e al suo gruppo, anche l'intera catena di valore aziendale.
La seconda direttiva, CSDD, pubblicata nella Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea il 5 luglio 2024, avente obblighi strettamente legati a quelli previsti nella CSRD, introduce procedure di due diligence per le grandi imprese (oltre 1.000 dipendenti e 450 milioni di euro di fatturato) per monitorare e mitigare gli impatti negativi su ambiente e diritti umani. Gli Stati membri dovranno recepire la direttiva entro luglio 2026. Le aziende dovranno integrare la due diligence nelle politiche aziendali, identificare, prevenire ed attenuare gli impatti negativi su ambiente, condizioni di lavoro, diritti e libertà individuali, sull’attività di impresa stessa e sulla* value chain*, e garantire che i partner commerciali rispettino gli standard di sostenibilità.
L’art. 29 della CSDD prevede inoltre il dovere per tutti gli Stati membri dell’UE di assicurare un sistema di responsabilità civile (extra contrattuale), in caso di inosservanza degli obblighi di due diligence. Tale responsabilità si profilerà in ogni caso in cui l’inosservanza degli obblighi previsti dalla CSDD in materia di ambiente e diritti umani abbia cagionato in danno agli interessi della persona fisica o giuridica tutelati dal diritto nazionale, fatta eccezione per i danni causati esclusivamente dai partner commerciali.